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22 Feb

original_big_felice_casorati_5_600xfreeLa terza molletta va sul clitoride, e sono indecisa se metterla io o se ordinarle di mettersela da sola: opto per la seconda possibilità.
“Prendi questa e mettitela”.
Capisce da sola cosa fare, dice “Sì, Padrona”, ed esegue: avessimo avuto più tempo avremmo anche potuto unirle con un po’ di spago, ci penseremo la prossima volta, o magari Aliena potrà comprare le pinzette specifiche al sexy shop. Anzi, farle comprare da Deborah: una allieva che lavora in un sexy shop è proprio l’ideale, la mistress non deve neanche scomodarsi per fare spese.
Le ordino di inginocchiarsi di nuovo e di prosternarsi con le mani dietro la nuca, e mi avvicino ad Aliena per prendere il cacciavite. E’ stata brava Deborah, quindi faccio segno che ci vuole un po’ di lubrificante.
Aliena va e torna con il tubetto nuovo in mano: Deborah è lì, ferma, a covare la sua sottomissione ed il suo dolore, perché a questo punto le pinzette hanno certamente cominciato a farsi sentire.
Lubrifichiamo il manico del cacciavite, io vorrei metterne in abbondanza, Aliena mi ferma, pretende che Deborah lo senta ed ha ragione. Vedo che vorrebbe farlo lei ma non può, l’esame di ammissione è di mia competenza e si consola pensando che poi l’avrà a disposizione per tutto il tempo che vorrà.
Non ho voglia di chinarmi, quindi le giro attorno, le tocco il culo con il frustino e le ordino di alzarsi, prima in ginocchio, poi in piedi, e infine la faccio mettere a squadra, il busto sul tavolo, il culo sporgente, le gambe aperte.
“Più avanti”, le ordino dandole un colpetto un po’ più forte sul culo: voglio che anche la pinzetta che ha sul clitoride si schiacci contro il tavolo ed aumenti il suo dolore.
Aliena sceglia una prospettiva particolare: le si piazza davanti per guardarla in faccia, ed io le ordino di alzare la testa. Lo fa troppo lentamente e si prende un’altro frustata sul culo, leggera ma quanto basta per richiamarla all’ordine.