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21 Ago

Tra una cosa e l’altra non ho spento il telefono prima di addormentarmi e mi merito quindi di essere svegliata quasi all’alba da Irina, che mi chiede come sto e se ho voglia di andare da lei in mattinata. Rispondo che sto abbastanza bene e che sarò felice di vederla.
Mi rendo poi conto che non è così presto, ma che avrei dormito volentieri almeno un’altra oretta, per meglio approfittare di queste giornate di riposo. La settimana prossima rischia di essere particolarmente movimentata, e vorrei arrivarci nelle migliori condizioni possibili.
Lo ripeto ad Irina che mi offre un caffè piuttosto buono e mi chiede se voglio dividere uno spinello king size, tipo quelli di Lorenzo.
“Aliena è andata a fare una passeggiata per vedere le vetrine”, dice, “deve recuperare tutto il tempo in cui l’ho tenuta chiusa in casa, e poi quando andiamo a fare spese ci mettiamo molto meno”.
Finalmente Irina viene al dunque: insomma, pare che Aliena debba finalmente cominciare a lavorare, e vorrebbe che almeno per le prime volte io le facessi da guida.
“Io non me la sento, sono troppo coinvolta emotivamente, vorrei che non dovesse lavorare mai”.
Considerato il giro di affari di Irina, Aliena in realtà non ha bisogno di lavorare: insomma, Irina mi sembra un po’ fuori di testa oggi, magari lo spinello le ha preso male. Non dico niente, faccio solo cenno di sì con la testa, poi mi viene in mente qualcosa che posso dire: “Anch’io sono emotivamente coinvolta con Aliena, non sarebbe meglio un’estranea”?
“Mi fido di te più di chiunque altra”, è la risposta raggelante.
Benissimo, messa così non si può che accettare l’incarico. Chiedo però ad Irina di darmi sempre un po’ di preavviso, almeno un paio di giorni, dal momento che credo proprio che avrò parecchi impegni.
E mi trovo a parlarle di Elena e del nostro accordo.
“No, non la conosco”, replica, “ma mi sembra una buona idea. Io però resto fedele al mio solo altrui, soprattutto di questi tempi. Meno spese”.
Ricordo quell’interminabile pomeriggio da Elena quando si presentò un cliente solo, e mi chiedo quale sia il punto di equilibrio della mia futura attività: insomma quanti zozzoni dobbiamo accontentare in un mese almeno per andare pari. Dipenderà anche dai prezzi che vorremo fissare, ma che a livello iniziale dovranno tenere presente delle tariffe di mercato.
“Ci sei Stella”? Irina mi passa una mano davanti agli occhi.
Mi scuso e le spiego che il suo commento mi aveva fatto scattare un ricordo sgradevole.
“Scuse accettate, e senti, arriva Aliena, così la saluti e le diciamo che sarai la sua guida, almeno per un po’”.