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7 Nov

Forain_-_Le_clientIn epoche meno politicamente corrette venivano chiamati mongoloidi, per il taglio degli occhi che ricordava quello dei discendenti di Tamerlano e Gengis Khan. Uno di loro abitava nel palazzo di nonna ed aveva più o meno la stessa età di mio padre che mi confessò una volta che vederlo gli

 

 

 

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12 Set

Putz,_Leo_(1869-1940)_-Mi portò a casa sua, stappò una bottiglia e riempì due bicchieri larghi e bassi di un liquido color ambra: fino all’orlo.
“Il nonno comprò dieci casse di questo, quando seppe che la distilleria stava chiudendo. In trent’anni ne abbiamo consumate solo cinque, stasera conto di svuotarne almeno una. Bevi”.
Era meraviglioso, cacciò via il saporaccio dell’alcol da quattro soldi che avevo ingoiato pochi minuti prima, ma il peggio doveva ancora arrivare.
“Quelle ragazzine erano troppo stupide per capire cosa stavano facendo, non come quelle che hai conosciuto tu, è stato lì che Cristian ha sbagliato”. Paola svuotò il bicchiere e mi guardò con aria interrogativa: dovevo bere anch’io, altrimenti non avrebbe continuato.
“Per le operazioni coperte servono soldi, tanti soldi, che non sempre possono uscire dalle pieghe del bilancio del ministero o della Presidenza: non i soldi delle marchette, altri”.
Insomma, quelli che i puttanieri potevano far incassare con le loro amicizie ed i loro contatti, alle società controllate dai Servizi.
“Cristian è solo uno dei tanti, ed il dottore è solo uno dei tanti. Probabilmente in Afghanistan abbiamo una o due reti di informatori interamente finanziata con il sudore delle cosce di quattro o cinque minorenni. E magari servono anche a qualcosa di utile, oltre che a garantire stipendio e carriera a qualche barba finta”.

 

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5 Lug

eros-etruschi_thumbLa dichiarazione di Cristina, che mi sono ben guardata dal tradurre, si è poi dimostrata almeno parzialmente errata.
Col senno del poi, mi è venuto il dubbio che uno dei nostri ospiti avesse qualche infarinatura di italiano colloquiale; infatti Auguste si è guardato intorno, ha scambiato un cenno con l’elegantissimo cameriere con il suo grembiule lungo fino ai piedi e poi mi ha detto che ha visto due amici, mi dispiace se ce li presenta?
Come potevo rifiutare? Anche perché erano due simpatici ragazzoni, uno biondo ed uno bruno, molto ben educati e dalla gradevole conversazione.
“E sono anche etero al cento per cento”, mi ha sussurrato Guillaume mentre si avvicinavano.
Pochi istanti per pensarci: non avevo nessuna voglia di portarmeli a casa, anche perché sarebbe stato davvero scomodo organizzare due scopate, con un solo letto e neanche un divano, ed avevo ancora meno voglia di svegliarmi in un letto sconosciuto di una casa sconosciuta. In realtà, non avevo neanche voglia di fare sesso: prima di uscire Cristina si era devotamente inginocchiata ai miei piedi e mi aveva provocato un rapidissimo ma soddisfacente orgasmo con le labbra e la lingua, una specie di pompino al femminile, che ho accompagnato con reazioni molto maschili, insulti sessisti a mezza bocca, tirate di capelli ed alla fine la sua faccia schiacciata contro il mio inguine; per di più ero anche piacevolmente satolla e l’arrivo del cameriere con i balloon ed una venerabile bottiglia di cognac mi invitava ad altri piaceri.

 

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