Archivio | 5:11 PM

74

18 Giu

Come previsto, arrivo da Tiziana con congruo anticipo e quasi mi scontro, mentre le mando il consueto messaggino con il quale mi annuncio, con un tizio che esce dal portone troppo in fretta per non essere stato un suo cliente.
Cosa che Tiziana mi conferma, raccontandomi che Pierino è tanto sadico ma anche tanto imbranato, e che lei deve frustarsi da sola con una specie di flagello molto lungo perché ogni volta che provava a punirla Pierino rischiava di sfasciare qualcosa.
“Ma è simpatico, magari potrei proporgli di farmi frustare da te: sono in debito di una punizione da ieri, no?”
Preferisco non approfondire. Tiziana va a lavarsi ed io ne approfitto per cambiarmi, visto che sono arrivata con lo scooter e sono in jeans e maglione.
Tiziana mi chiama dal bagno mentre aggancio la seconda calza al reggicalze, dopo aver lottato a lungo con la riga per farla stare dritta: come faceva mia madre, che le infilava perfettamente al primo colpo?
Sono scalza e senza mutandine, ma non c’è nulla che Tiziana non abbia visto e non mi sembra il caso di fare la smorfiosa, quindi la raggiungo.
Lei ha addosso solo il suo sorriso e si sta spazzolando i capelli: mi chiede se ricordo bene tutti i passaggi che abbiamo provato perché non potrà certo ricordarmeli in corso d’opera, visto che una allieva, come si è definita più volte già ieri, parla solo se interrogata e si muove anche meno. Mi riservo di capire in un altro momento che differenza ci sia tra una schiava ed una allieva e la tranquillizzo. Sono convintissima che andrà tutto bene.
Io indosso il resto della mia tenuta da mistress e Tiziana indossa il gemello del vestitone di ieri, oggi è grigio scuro e le sta ancora meglio. Lei si accorge della mia occhiata e mi dice che in realtà questo le va un po’ stretto perché in tintoria le hanno sbagliato il lavaggio, ma che a molti piace più dell’altro.
Poi comincia a parlarmi di Leonardo, che è suo cliente da parecchio tempo e che una volta le ha addirittura chiesto di smettere di lavorare e andare a vivere con lui in una situazione 24/7, ma lei non ha voluto.
“24/7 vuol dire che master e slave vivono assieme e rivestono i rispettivi ruoli ventiquattro ore al giorno e sette giorni la settimana. Mi avrebbe pagato profumatamente, credo, ma io non me la sono sentita”.
Insomma, Leonardo è pieno di soldi.
“E’ ricco di famiglia, e ne guadagna anche lui, fa l’avvocato”.